Categoria: Guida Michelin

Materia * – Cernobbio (CO)

Ma allora è possibile!

Giustamente vi chiederete cosa….
Allora è possibile mangiare in un ristorante stellato che presenti piatti interessanti (e qui mi spoilero il finale) senza avere una location e un servizio che ti facciano sentire a disagio in ogni singolo istante della cena.

Onestamente quando sono arrivato con la macchina fuori da Materia sono rimasto un pochino stupito.

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Regio Patio – Garda (VR)

Tra un pasto tristellato e un pasto bistellato verde, per puro caso, si è inserita una cena del tutto inaspettata, una di quelle cene decise all’ultimo momento e, così, mi sono ritrovato al Regio Patio di Garda (VR).

Ad essere onesti, le foto di alcuni loro piatti erano già finite della mia cartellina “da provare” su IG, ma per mille mila motivi, non ci sono mai andato.

Come al solito, con una pessima dote narrativa qualora fossi uno scrittore di libri gialli, parto dal fondo dicendo che la cena, nel suo complesso mi è piaciuta molto e ho trovato, incredibilmente, tre piatti che sono riusciti a catturare la mia attenzione…

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Villa Crespi *** – Orta San Giulio (NO)

Un piatto di spaghetti al pomodoro può dimostrare la fuffuosità di un tre stelle?

La risposta, non può che essere positiva in quanto, con il piatto in oggetto, o meglio, proprio con il piatto oggetto della foto, ho avuto l’ennesima conferma dell’intrinseca banalità della maggioranza delle tre stelle italiane.

Partiamo dal concetto.
Intermezzo: Evasioni di Gusto

Nel menù attuale a Villa Crespi, di cui tanto si parla a casaccio sui social solo per ottenere click, è previsto che, una volta terminata la parte salata, prima del pre dessert, ci sia un intermezzo denominato, appunto, “evasioni di gusto”.

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Grow – Albiate (MB)

Siamo ad Albiate, un piccolo comune in provincia di Monza Brianza, dove due fratelli, con una grandissima passione per la caccia, hanno aperto un piccolo ristorante gourmet, con appena cinque tavoli, in cui, appunto, la caccia fa da padrone: pressoché tutte le portate salate, infatti, sono preparate con materie prime che derivano, appunto, dalla caccia, con un approccio etico ad essa, ossia, la massima valorizzazione di ogni parte dell’animale, anche quelle meno pregiate.

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Katsu Nakaji @ Ronin (MI)

Al terzo piano del Ronin di Milano, ossia al ristorante gastronomico dell’omonimo locale, sino al 25 marzo, con il rito del sushi omakase, si può avere la fortuna di assaggiare la cucina la vera cucina giapponese di uno chef stellato (*), ossia Katsu Nakaji, proprietario e chef del ristorante Hatsune Sushi a Kamata (Tokyo) .

Innanzi tutto, cos’è il rito del omakase?

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La Maison de Filip – Trento

Luci e ombre a La Maison de Filip

Quando ho visto su internet che a Trento aveva aperto un nuovo ristorante gourmet, che si riprometteva di «creare piatti unici e innovativi selezionando materie prime di qualità a seconda di ogni stagione per poter offrire ai nostri ospiti un’esperienza multisensoriale», mi sono ripromesso che alla prima occasione ci avrei messo il naso.

Così è stato.

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Trattoria daGorini * – San Pietro in Bagno (FC)

Dopo una decisione assunta in maniera tutt’altro che canonica, mi ritrovo sulla via di San Pietro in Bagno (FC) alla volta di una trattoria, con tanto di stella Michelin, di cui ho sentito parlare pressoché solo benissimo, ossia la Trattoria daGorini di Gianluca Gorini.
La prima cosa che mi ha colpito, entrando nel ristorante, è che si respirava, effettivamente, l’aria di una trattoria: ospiti che vociavano in maniera morigerata e non con quel bisbiglio da santuario, personale sorridente, cortese e gioviale, per nulla ingessato, un clima giustamente rilassato e informale.

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Locanda Le 4 Ciacole * – Roverchiara (VR)

Il cambio di chef all’interno di un ristorante è un evento che crea sempre molta preoccupazione negli avventori, se, poi, lo chef che è andato via aveva addirittura conquistato (per la seconda volta) la stella Michelin proprio in quel locale, l’ansia sale a mille.

In realtà, l’ansia sale a mille non solo nella clientela, la quale tutto sommato può sempre decidere di non tornare, ma soprattutto, per evidenti ragioni, nella proprietà e nella brigata di cucina che andrà ad accogliere il nuovo chef.

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