Circa otto mesi fa, su questi schermi, avevo raccontato la mia prima esperienza con un ristorante giapponese in versione omakase.
All’epoca, grazie all’indiscussa maestria dello Chef giapponese e alle eccellenti materie prime, ero rimasto molto stregato dalla cena anche se, certamente complice la collocazione meneghina, per certi versi, la cena stessa era risultata più connotata su uno spettacolo che sulla reale cucina giapponese, tant’è che il tutto si era risolto, pressoché esclusivamente, in una serie di ottimi nigiri.
Ecco, se ripenso alla mia cena da Siseroshi, posso riassumere di esperienza tra i due omakase con la frase “la differenza tra spettacolo e cucina”.
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