Il sig. Marco

Per me è il signor Marco.

Nonostante vada spesso nel ristorante, non riesco a dargli del tu, ma non perché voglia mantenere le distanze ritenendomi superiore, quanto perché ha un aspetto austero, per quanto gioviale, che merita rispetto.

Tutto il rispetto di una persona che ha lavorato per anni, che ha acquisito un’esperienza che non puoi che ammirare, che, come diceva il Generale, “fa grado”.

A discapito dell’età anagrafica, quando serve al tavolo, ha una leggiadria, delicatezza ed eleganza nei movimenti che non hanno eguali e che non trovi nei giovani.
È, infatti, sua la mano dietro il famoso video della raccolta delle briciole con il cucchiaio: quel video ha incantato sia comuni mortali che chef a tutti i livelli di stella.
Quel video è un balletto, qualcosa che strega le menti, qualcosa che non viene più insegnato nelle scuole di cucina: un movimento di polso che ricorda un direttore d’orchestra mentre dirige…

Misurato nelle parole.

Il giusto equilibrio tra confidenza e professionalità: la parola giusta, anche di spirito, al momento giusto, con il giusto metro.

In poche parole è una persona che ti fa sentire a casa, a tuo agio, nella tua comfort zone.

La cosa che mi ha stupito di più, quando ho postato la sua foto, è stato il numero di chef che mi hanno scritto per esaltarne sia la professionalità che il lato umano, tutti ricordandomi il suo passato all’ALMA (cosa che io non sapevo).

Mai vista una cosa del genere.

Il che mi stupisce due volte: la seconda è proprio il fatto che me ne abbiano parlato tutti bene, in un ambiente in cui tutti parlano male di tutti.

Il signor Marco, quindi, deve aver fatto grandi cose. Dal mio punto di vista sì.

Quando mi ha salutato, stringendomi la mano, mi ha detto: “signor Mangiator Cortese è stato un piacere servirla.”

Signor Marco, l’onore è solo mio, le sono grato di avermi accompagnato, ancora una volta, lungo la bella serata.

Attenzione, questo non è un coccodrillo.
Il sig. Marco è vivo e vegeto e lo trovate al Ristorante l’Ambasciata di Quistello.

Queste righe sono solo un piccolo segno di gratitudine verso le persone che ti rendono la cena spettacolare, di cui nessuno parla mai…

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