Signore e signori, buona notte

Sei a cena, una sera.

Si siede con te il gestore del ristorante che tu sai che a breve chiuderà definitivamente.

Ti racconta che il ristorante va a gonfie vele e che fa mille mila coperti, ma ti accorgi che ti sta mentendo.
In fondo, pur non essendo amici, lo conosci abbastanza bene: hai fatto baldoria con lui più di una volta.

Lo sguardo è spento, perso nel vuoto.
Non ti guarda mai negli occhi e si parla del nulla.
Mentre parla continua a giocare con la fede nuziale.

Tu sei lì che, pur conscio della menzogna, gli reggi il gioco e gli chiedi dei prossimi eventi.

Forse sa che tu sai, ma, probabilmente, apprezza che tu gli regga il gioco.

Signore e signori, buona notte.

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