Quando ti approcci ad un posto che non ha alcunché di gastrofighetto, diventa difficile perdersi in mille prose ai limiti dell’onanismo.
È inutile partire con la minuziosa descrizione della location quando la sensazione che ho provato entrando nella trattoria è stata esattamente la stessa che avrei potuto provare entrando nel salotto di casa del sig. Bassano.
Il menù, cucina tipica cremasca e mantovana, è scritto a mano su due facciate di un foglio di carta A4, in alcuni punti illeggibile per via della grafia, rigorosamente contenuto in una cartellina di plastica.
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La Maison de Filip – Trento
Luci e ombre a La Maison de Filip
Quando ho visto su internet che a Trento aveva aperto un nuovo ristorante gourmet, che si riprometteva di «creare piatti unici e innovativi selezionando materie prime di qualità a seconda di ogni stagione per poter offrire ai nostri ospiti un’esperienza multisensoriale», mi sono ripromesso che alla prima occasione ci avrei messo il naso.
Così è stato.
Continua a leggereRistorante Magari Estates Hotel – Colognola ai Colli (VR)
Quando ho saputo che lo chef del ristorante “Dubbio cucina evolutiva” di Colognola ai Colli si era trasferito all’interno del Magari Estates Hotel ho deciso che, prima o poi, sarei andato a metterci il naso e, così, in una sera di noia, a distanza di parecchi mesi ho deciso di prenotare.
Parto dalla struttura ricettiva, nata dalla ristrutturazione di una antica casa di campagna, oggettivamente molto bella, elegantemente immersa tra le viti in una zona molto appartata della campagna di Colognola ai Colli.
Trattoria daGorini * – San Pietro in Bagno (FC)
Dopo una decisione assunta in maniera tutt’altro che canonica, mi ritrovo sulla via di San Pietro in Bagno (FC) alla volta di una trattoria, con tanto di stella Michelin, di cui ho sentito parlare pressoché solo benissimo, ossia la Trattoria daGorini di Gianluca Gorini.
La prima cosa che mi ha colpito, entrando nel ristorante, è che si respirava, effettivamente, l’aria di una trattoria: ospiti che vociavano in maniera morigerata e non con quel bisbiglio da santuario, personale sorridente, cortese e gioviale, per nulla ingessato, un clima giustamente rilassato e informale.
Locanda Le 4 Ciacole * – Roverchiara (VR)
Il cambio di chef all’interno di un ristorante è un evento che crea sempre molta preoccupazione negli avventori, se, poi, lo chef che è andato via aveva addirittura conquistato (per la seconda volta) la stella Michelin proprio in quel locale, l’ansia sale a mille.
In realtà, l’ansia sale a mille non solo nella clientela, la quale tutto sommato può sempre decidere di non tornare, ma soprattutto, per evidenti ragioni, nella proprietà e nella brigata di cucina che andrà ad accogliere il nuovo chef.
Continua a leggereTrattoria Donatelli – Canedole (MN)
Il passaggio generazionale e il declino, nemmeno poi così lento… La visita è del mese scorso, ma per vari motivi, sul momento mi è passata […]
Continua a leggereAqua Crua * – Barbarano Vicentino (VI)
Progetto culinario o progetto di marketing, that is the question.
Continua a leggereIl sig. Marco
Per me è il signor Marco.
Nonostante vada spesso nel ristorante, non riesco a dargli del tu, ma non perché voglia mantenere le distanze ritenendomi superiore, quanto perché ha un aspetto austero, per quanto gioviale, che merita rispetto.
Tutto il rispetto di una persona che ha lavorato per anni, che ha acquisito un’esperienza che non puoi che ammirare, che, come diceva il Generale, “fa grado”.
La rendita da posizione da stella Michelin
Come noto, il primo ristorante stellato di Verona è stato, nel 1959, il 12 Apostoli che, nel 1969, ha addirittura ottenuto la seconda stella: bisogna ricordare che all’epoca era il massimo cui si potesse aspirare.
Tralasciando questo incipit storico, quello che mi ha colpito è il fatto che fino ai primi anni ’90, le stelle erano molto dinamiche.
Continua a leggereOsteria Fienili – Roverbella (MN)
Sorto sulle ceneri, ben spente, di una trattoria mantovana in quel di Roverbella (dove una volta andavo spesso col Generale), nell’aspetto ricalca la vera e genuina osteria di una volta.
A guardar bene, però, si intravede, qui e là, un richiamo al Giappone con qualche oggetto di arredamento tipico nei ristoranti nipponici come, ad esempio, le lanterne di carta e i noren.